Migliori ospedali ortopedici al mondo: il Rizzoli nella top ten.
Qui l’articolo completo del Newsweek: The World’s Best Specialized Hospitals 2024-Orthopedics
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L’unione fa la forza! Fondazione Rizzoli e Ant insieme per aiutare Enrico a ricevere una nuova protesi che gli garantirà una migliore qualità di vita.
Enrico, in arte Bubu Doc, operato al Rizzoli nel 2017 per un raro tumore osseo, necessita di una nuova protesi ortopedica: quella che attualmente Enrico utilizza è logora ed obsoleta e gli causa dolore tanto da rendere difficile il camminare.
La Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli, con il suo progetto Do.P.O. (Donazioni Protesi Ortopediche), ha prontamente raccolto l’appello di Ant, per collaborare nel raggiungere la cifra di 20.000 euro, necessari per acquistare nuovo ausilio, fondamentale per rendere la vita di questo ragazzo, già messo a dura prova in tenera età, un po’ più semplice.
Il nuovo ausilio, fabbricato dall’azienda Ottobock, permetterà ad Enrico di muoversi con minor fatica e un minor dispendio energetico: tutto questo per prevenire eventuali complicanze dovute all’affaticamento eccessivo nel movimento.
La protesi è caratterizzata da articolazioni del ginocchio e dell’anca polifunzionali in titanio e a controllo idraulico, mentre il piede sarà in fibra di carbonio.
“Non appena abbiamo appreso della necessità di Enrico di una nuova protesi e dell’impegno di Ant nella raccolta fondi per l’acquisto – spiega Federica Guidi presidente della Fondazione Rizzoli – abbiamo attivato il nostro progetto Do.P.O. istituito fin dalla nascita della Fondazione affinché i pazienti con necessità particolari possano accedere a protesi altamente tecnologiche ed evolute, sulla base di un progetto riabilitativo adeguato. Siamo molto felici di collaborare con la Fondazione Ant e contribuire a dare la possibilità ad Enrico di tornare ad una vita piena, alle sue attività e alle sue passioni.
La Fondazione crede molto in questo progetto e speriamo, dopo questa prima importante possibilità, di contribuire ad aiutare molti altri giovani e non solo a ritrovare le forze per superare gli ostacoli imposti da traumi o malattie”.
La Fondazione Rizzoli si è quindi impegnata ad aggiungere ai fondi raccolti dalla campagna di Ant, e alla quota coperta dal sistema sanitario nazionale, tutta la cifra necessaria per affrontare il costo del nuovo ausilio realizzato su misura per Enrico, dalle caratteristiche molto particolari. La campagna di raccolta di Ant è stata pertanto chiusa e dall’inizio di agosto i fondi saranno già disponibili per l’acquisto.
Innovazione in Ortopedia. Medicina personalizzata. Impianti su misura. Custom-made. 3D printing. Team working. Queste le parole chiave alla base del progetto 3D Lab, all’interno del più ampio “Rizzoli su Misura”. A raccontarci questo importante progetto è l’ingegner Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di Analisi del movimento e valutazione funzionale protesi.
Il progetto 3D Lab nato all’interno dell’Istituto Ortopedico Rizzoli rappresenta un’innovazione significativa nel campo della medicina personalizzata e degli impianti su misura. L’Istituto, da tempo, si occupa con grande competenza di pazienti che necessitano di cure personalizzate, grazie all’esperienza di esperti clinici e ricercatori specializzati nel campo del custom made.
L’obiettivo principale del nostro Istituto è creare un laboratorio 3D centralizzato che funga da punto di riferimento per i chirurghi e permetta la condivisione di tecnologie e competenze tra i professionisti. Inoltre, l’obiettivo è di creare un archivio storico di casi clinici significativi per migliorare costantemente la cura personalizzata del paziente e formare le nuove generazioni di chirurghi ed ingegneri.
La progettazione su misura offre numerosi vantaggi e i prodotti del 3D Lab trovano ampio campo di applicazione nella chirurgia ortopedica, inclusa quella oncologica, la pediatrica, la ricostruttiva e recentemente anche la chirurgia elettiva di particolare complessità. La stampa 3D consente la produzione di replica esatta dell’area anatomica di interesse, i biomodelli, a partire da immagini avanzate come la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, e software di ricostruzione 3D. I nostri ortopedici, supportati da ingegneri e tecnici specializzati, possono studiare e progettare dispositivi personalizzati, come impianti, placche, innesti o guide di taglio, con estrema precisione. I materiali utilizzati per la stampa 3D sono polimeri plastici o resine per la produzione di prototipi, mentre gli impianti finali sono realizzati in titanio o cromo-cobalto.
La progettazione personalizzata degli impianti in ortopedia è strategica poiché permette di ridurre i tempi chirurgici, migliorare i risultati clinici, diminuire la riabilitazione e i fallimenti, nonché limitare i costi complessivi.”
L’area identificata per il 3D Lab sarà l’ex archivio fotografico dell’ospedale, sarà dotata di computer ad alte prestazioni e stampanti con diverse tecnologie e materiali. Quest’area servirà come centro di analisi delle immagini, modellazione anatomica, progettazione e stampa di prototipi. Inoltre, ospiterà spazi per la formazione, l’archivio dei casi clinici e il materiale didattico e storico.
Il 3D Lab non solo favorirà una maggiore sinergia tra i professionisti nell’assistenza ai pazienti, ma sarà aperto anche ai pazienti stessi, agli studenti, alle istituzioni e alle aziende per apprendere e discutere le attività di progettazione personalizzata. I medici e gli operatori sanitari potranno comunicare direttamente con i ricercatori e i tecnici per lo sviluppo ottimale delle tecniche e dei dispositivi, favorendo ulteriori miglioramenti nella progettazione e nella realizzazione di impianti personalizzati.
Il centro di progettazione personalizzata avrà sede presso il Rizzoli di Bologna, ma potrà servire anche le altre sedi del Rizzoli a Bagheria, Bentivoglio e Argenta tramite servizi digitali a distanza.
In futuro sarà valutata anche la possibilità di ampliare ad altre strutture questo prezioso servizio.
Il progetto Rizzoli su Misura dell‘Istituto Ortopedico Rizzoli prevede la realizzazione, nello spazio che un tempo era dedicato al Laboratorio fotografico, di un 3D Lab con postazioni e stampanti 3d di ultima generazione.
Ma non è tutto: uno spazio museale aperto al pubblico verrà presto realizzato a fianco di questo laboratorio altamente tecnologico: spazio che vuole raccontare l’affascinante storia di come, dalle prime radiografie diagnostiche e fotografie della fine del 1800 si sia arrivati oggi a progettare elementi ad hoc per ogni paziente; di come gli strumenti di analisi utilizzati solo un secolo fa, che oggi appaiono oggetti antichissimi, siano in realtà gli antenati delle tecnologie 3D che permetteranno al Rizzoli di essere sempre luogo d’eccellenza e all’avanguardia nella diagnosi e cura.
L’Istituto Rizzoli, oltre al suo importante patrimonio storico-artistico rappresentato dal complesso architettonico dell’ex Convento di San Michele in Bosco e dalle opere Seicentesche in esso presenti, vanta anche un ricco patrimonio storico-scientifico che racconta la sua storia e il progresso medico nel campo dell’ortopedia.
Questo patrimonio, situato nei depositi dell’ospedale, ha raccolto nel corso degli anni migliaia di negativi fotografici in vetro datati dal 1896 al 1970, pellicole 16mm dagli anni ’70 agli anni ’90 e strumenti d’epoca utilizzati per l’analisi delle radiografie. Inoltre è presente una collezione di scheletri e parti anatomiche affette da patologie ortopediche che raccontano sia la storia dell’Istituto Rizzoli che il progresso medico-scientifico nel corso del tempo.
Fino ad ora, questi preziosi oggetti sono rimasti inaccessibili al pubblico, ma presto avranno uno spazio espositivo proprio negli antichi locali del laboratorio fotografico, adiacenti al 3D Lab. Questo spazio espositivo sarà un luogo in cui la storia dell’Istituto Rizzoli e i progressi nella ricerca e nel trattamento delle patologie ortopediche potranno essere rivelati e condivisi con il pubblico.
Attraverso la mostra di negativi fotografici, pellicole, strumenti d’epoca e parti anatomiche, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nella storia dell’Istituto Rizzoli e scoprire come sia diventato uno dei migliori istituti ortopedici al mondo.
L’apertura di questo spazio espositivo a supporto del 3D Lab rappresenterà un punto di incontro tra la storia e la medicina, offrendo una prospettiva unica sulle scoperte e le innovazioni nel campo dell’ortopedia nel corso dei secoli, oltre che un’occasione per valorizzare il patrimonio storico-scientifico dell’Istituto Rizzoli e renderlo accessibile a un pubblico più ampio. Sarà un luogo di scoperta e apprendimento non solo per i pazienti e i professionisti sanitari, ma anche per gli appassionati di storia, gli studenti e il pubblico in generale.