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La Terrazza dei Bambini: un progetto per i pazienti pediatrici del Rizzoli che unisce un’intera comunità.

25 Maggio 2023
La Terrazza dei Bambini: un progetto per i pazienti pediatrici del Rizzoli che unisce un’intera comunità.

Con grande entusiasmo esprimiamo la nostra più sincera gratitudine a tre importanti realtà del mondo dell’associazionismo che operano al Rizzoli, per aver scelto di sostenere il progetto della Terrazza. Ecco cosa ci hanno raccontato Marco Fantoni, presidente di Agimap, Sabrina Bergonzoni, presidente di AGITO e Giovanni Bitonti, presidente di Clown 2.0

Marco Fantoni, presidente di Agimap

Cosa vi ha spinto a voler sostenere il progetto “La Terrazza dei Bambini”? Perché lo ritiene importante? Come pensa possa possa migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti?

Quando ci è stata segnalata questa iniziativa ci siamo chiesti se ed in che modo potesse collimare con gli obiettivi di Agimap Italia Onlus e abbiamo constatato che calzava a pennello con quanto ci proponiamo di fare ormai da oltre 10 anni: essere al fianco di bambini in difficoltà, in Italia e nel Mondo. Dopo aver supportato le Missioni MPDA in Zimbabwe abbiamo pensato fosse importante fare qualcosa nella nostra città: abbiamo dunque sposato questo progetto bolognese, ma rivolto a bambini provenienti da tutta Italia e, in qualche caso, da altre parti del Mondo. Una sorta di viaggio immaginario però con i piedi ben piantati per terra, … anzi in Terrazza!  Un progetto che nasce a Bologna e arriva ovunque necessario. La Terrazza dei Bambini per noi è quel luogo lontano dalla sofferenza ma vicino alla cura, luogo dove i piccoli pazienti del Rizzoli (e le loro famiglie) possono trovare sollievo dalla pesantezza che si prova ad essere ricoverati o ad assistere qualcuno che deve essere curato. Gioco e cura: un abbinamento che crediamo vincente per l’obiettivo vero, la guarigione! Come potevamo non sostenerlo?!

Varie associazioni si stanno attivando a sostegno di questo progetto e noi ne siamo molto grati. Secondo Lei, questi gesti di grande generosità nati da Enti del Terzo Settore a sostegno di un progetto di un altro Ente, possono rappresentare una buona prassi anche per altri? Quale può essere l’importanza di avere una visione e obiettivi comuni?

Domanda facile e la cui risposta è racchiusa nelle tre parole del nostro motto: INSIEME E’ MEGLIO. Il motore che sostiene i nostri sforzi sta tutto in queste tre parole, ce lo ripetiamo spesso, soprattutto quando siamo un po’ stanchi o scoraggiati. Tante volte e in ambiti diversi ci siamo resi conto di come INSIEME E’ MEGLIO non sono solo parole ma un concetto pieno di forza e speranza. Potremmo aggiungere anche: nessuno si salva da solo. Questo motto vale in molti campi e ancor più nella collaborazione tra Enti, del Terzo Settore e non: quando c’è un obiettivo comune basta prendersi per mano e camminare insieme, perché  appunto INSIEME E’ MEGLIO. Avremmo avuto la forza da soli di realizzare questo progetto? Assolutamente no! Insieme ad altri siamo riusciti, orgogliosamente, ad esserne parte. E se è vero che è importante realizzare l’obiettivo, è altrettanto importante arrivarci in modo educativo sia per i nostri associati, sia per coloro che beneficiano del nostro aiuto. Siamo sicuri che questa volta l’obiettivo lo abbiamo centrato in pieno!

Sabrina Bergonzoni, presidente di AGITO

AGITO ODV ha aderito con entusiasmo al progetto “La Terrazza dei Bambini”. La nostra associazione è composta da tanti genitori e familiari di pazienti, molti dei quali pediatrici, che sono stati in cura presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli con diagnosi di sarcoma osseo e pertanto riconosciamo l’alto valore di uno spazio accogliente e funzionale a loro dedicato. AGITO nasce con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza e la degenza dei pazienti con tumore osseo e in particolare dei bambini e dei ragazzi: la nostra esperienza ci ha fatto comprendere l’enorme importanza che riveste ogni giorno di vita di questi ragazzi, anche e soprattutto durante i ricoveri. Durante il ricovero il bambino riceve, oltre alla cura farmacologica, quell’ attenzione e cura emotiva che, insieme alla famiglia, gli consente di affrontare con più forza il percorso terapeutico, di allentare la tensione emotiva e di migliorare l’adesione alle terapie. Un ambiente in cui un bambino può sentirsi comunque “bambino”, e non solo un malato, contribuisce a tutto questo. Un ambiente polifunzionale pensato ad hoc è un contenitore fondamentale per realizzare progetti loro dedicati; gli spazi per studiare, per giocare, per fare dei laboratori o per fare musica o anche semplicemente per stare insieme ai coetanei aiutano il ragazzo a ritrovare una dimensione di “normalità” all’interno dell’ambiente ospedaliero. Normalità che è una conquista durante la malattia. Siamo convinti che chiunque operi per i pazienti pediatrici all’interno dell’ospedale dovrebbe sostenere questo progetto e rendersi disponibile per ogni confronto. Come organizzazione di volontariato siamo orientati al malato e a sostenere ogni iniziativa che possa portargli beneficio: è nostra convinzione da sempre che le conquiste più belle si ottengono quando si uniscono più forze, sia economiche che morali. Ogni ente del terzo settore è prezioso in quanto può aggiungere un tassello e portare una visione che completa quella degli altri, contribuendo a rendere il quadro d’insieme davvero ricco e funzionale. Ringraziamo la Fondazione Rizzoli per avere avviato questo progetto da cui tutti trarremo beneficio: aiuterà anche noi associazioni a lavorare meglio con i piccoli pazienti.

Gianni Bitonti, presidente di Clown 2.0

Cosa ha la vostra associazione spinto a voler sostenere il progetto “La Terrazza dei Bambini”? Perché lo ritiene importante? Come pensa possa possa migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti?

“Un sorriso non guarisce ma aiuta a stare meglio”.  Da sempre questa è una delle frasi che più rappresenta l’associazione Clown 2.0 ODV: la nostra mission è portare buonumore attraverso il naso rosso, ma siamo consapevoli che il semplice sorriso non può tutto. Sin dalla costituzione dell’associazione tutti i volontari clown di corsia sono impegnati non solo a portare il sorriso nella pediatria ortopedica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e in contesti di disagio in Italia e nel mondo, ma anche a supportare in tutti i loro bisogni primari i minori incontrati. I piccoli che sono in cura al Rizzoli non hanno bisogno di beni alimentari, sono in un luogo in cui ricevono cure eccellenti e in Italia l’istruzione è garantita sino a 18 anni: alla luce di ciò ci siamo interrogati su come riuscire ad offrire qualcosa in più, di più concreto, oltre al sorriso e al buonumore. La risposta è ovviamente nel progetto della “Terrazza dei bambini”: progetto che unisce un luogo in cui si materializza l’eccellenza delle cure, affiancate all’alto contributo apportato dalle associazioni, e uno spazio dovei piccoli pazienti e le loro famiglie possono costruire ricordi positivi, nonostante l’ospedalizzazione. 

Alcune associazioni si stanno attivando nel sostenere questo progetto e noi ne siamo molto grati: secondo Lei, questi gesti di grande generosità nati da Enti del Terzo Settore a sostegno di un progetto di un altro Ente, potrebbero rappresentare una buona prassi anche per altri? Quale può essere l’importanza di avere una visione e obiettivi comuni?

L’Emilia Romagna è la culla dell’associazionismo, anche se negli ultimi due decenni si sta assistendo ad un progressivo isolamento delle singole realtà associative. Spesso realtà sociali anche molto vicine tendono a parlarsi poco, incontrarsi meno e condividere gli obiettivi con estrema rarità. L’idea di sostenere questo progetto assieme ad AGIMAP Italia Onlus e AGITO ODV mi riempie di gioia perché il sostegno condiviso getta le basi affinché “la Terrazza dei bambini” sia luogo in cui più associazioni, pediatriche e non, possono trovare incontro e compartecipazione per il bene comune. Spero che molte altre realtà aderiscano a questa cordata associativa: insieme possiamo cambiare il futuro di molti bambini e bambine.

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