Simone: bisogna amare la vita così com’ è!
“Nella vita ho imparato che bisogna amarla cosi com’è. Non sempre tutto va come avevamo previsto, o come volevamo, e va bene cosi: la vita è una soltanto e bisogna viverla sempre al meglio.”
Simone Demaggi è un ex paziente dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, oggi giocatore della Nazionale paralimpica di Basket e nella seria A con la Briantea 84.
Simone ha subito l’amputazione di una gamba a 17 anni, a seguito di un osteosarcoma, ma non si è lasciato abbattere: “Lo sport paralimpico mi ha ridato i sogni che custodivo. Arrivare a vestire la maglia della nazionale vuol dire tanto: per me la nazionale è sempre stata fondamentale, una spinta a lavorare per un grande obiettivo. La prima volta che l’ho indossata ho provato un’emozione che poche cose nella vita mi hanno procurato. Anche il fallimento fa parte del gioco, anzi è molto importante saperlo sfruttare: è sbagliando che si cresce, dagli errori si impara e si migliora!“
“Un consiglio? Continuare a sognare. In grande. Tenersi stretti i propri sogni qualsiasi essi siano e fare di tutto per raggiungerli. Non è la realizzazione del sogno la cosa più importante ma tutto quello che faremo noi per realizzarli: la strada che percorreremo ci farà diventare le persone che vogliamo essere. Io ho esaudito il sogno che avevo da piccolo: diventare un giocatore di basket. Molti ancora pensano allo sport paralimpico come uno sport per aiutare il disabile, mentre è uno sport a tutti gli effetti: ci alleniamo due volte al giorno, andiamo in trasferta, viaggiamo per il mondo!
Da pochi mesi accanto a questa parentesi sportiva io e la mia fidanzata abbiamo avuto la fortuna di avere una bimba che si chiama Isabella ed è uno splendido nuovo capitolo della nostra vita che stiamo vivendo!”
Grazie Simone per aver condiviso con noi la tua voglia di sognare!