Skip to main content

Negli storici ambienti dell’Istituto Ortopedico, la Charity Dinner della Fondazione

3 Aprile 2023
Negli storici ambienti dell’Istituto Ortopedico, la Charity Dinner della Fondazione

Come descrivere un’emozione?
Come esprimere in poche parole una grandissima gratitudine?
Non è semplice, ma ci proviamo.

Pochi giorni fa si è svolta la prima charity dinner della Fondazione Rizzoli negli ambienti monumentali dell’Istituto. E’ stata un’occasione che ha visto riunite circa 230 persone che hanno aderito all’iniziativa e che, per prime, ci teniamo a ringraziare di cuore per aver reso la serata un successo. L’atmosfera era splendida, anche grazie alla cornice storica in cui le fasi della serata si sono sviluppate: a partire dall’aperitivo di benvenuto, l’accoglienza della presidente Federica Guidi e la presentazione del progetto La Terrazza dei Bambini in sala Vasari, fino ad arrivare al momento della cena servita nella splendida manica lunga: una tavolata, compresa tra la finestra con vista sulla Torre degli Asinelli e una postazione dedicata allo show cooking installato per l’occasione dallo chef Luca Marchini che ha donato agli invitati la sua arte e la sua professionalità. 

La nostra gratitudine va, inoltre, a tutti quei partner che gratuitamente hanno sostenuto la realizzazione dell’evento: Giorgio Comaschi che ha dato ritmo e vivacità alla serata,

l’Istituto Alberghiero Bartolomeo Scappi che ha messo a disposizione i suoi studenti, il Conservatorio G.B. Martini che ha organizzato un intrattenimento musicale con un eccezionale trio jazz. Inoltre Costruzioni E. Dallacasa SRL, Frascari Costruzioni SNC, Majani SPA e Palazzo di Varignana che hanno supportato economicamente l’evento.

Tutti i fondi raccolti durante la serata sono stati devoluti a sostegno del progetto La Terrazza dei Bambini, per essere sempre più vicino ai più piccoli pazienti dell’Istituto e alle loro famiglie.

Grazie di cuore!

Ultime News ed eventi

Sostieni i progetti della Fondazione
Fai un gesto d’amore nei confronti dei pazienti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli